Congiuntura economica II trimestre 2025 – Brescia

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Congiuntura economica del secondo Trimestre 2025 nella provincia di Brescia

“Nel secondo trimestre 2025, nonostante l’instabile quadro generale determinato dai continui e repentini mutamenti delle decisioni del Governo USA in merito all’applicazione di nuovi dazi – commenta il Presidente della Camera di Commercio, Ing. Roberto Saccone – l’economia bresciana ha registrato una positiva inversione di tendenza, dopo ben otto trimestri consecutivi con segno negativo. L’indagine congiunturale di Unioncamere Lombardia segna, per la provincia di Brescia, una crescita tendenziale della produzione industriale dell’1,2%, superiore a quella della media lombarda (0,6%). Analoga tendenza si registra nel settore dell’artigianato (+ 1,1%) a conferma di una buona ripresa del mondo manifatturiero, cui si aggiungono segnali positivi anche dal mondo del commercio e dei servizi che, rispettivamente, segnano fatturati in aumento del + 1,5% e + 0,9%.

Va comunque evidenziato che i primi mesi del 2025 hanno registrato un rialzo anomalo del commercio mondiale, spiegato dal tentativo di alcune imprese di accelerare le consegne di prodotti negli Stati Uniti allo scopo di anticipare l’introduzione dei dazi.

L’auspicio è che, una volta definito il quadro dei dazi USA, tale ripresa possa consolidarsi, anche in relazione alla possibilità di trovare nuovi mercati di sbocco, considerata la radicata vocazione all’export dell’economia bresciana, oggi rapportata alla difficoltà che stanno attraversando alcuni mercati tradizionali di riferimento (Germania in primis).

Al momento, l’indagine congiunturale evidenzia, però, che permane estrema cautela tra gli imprenditori sulle prospettive future, considerato, soprattutto, che l’approccio ai nuovi mercati comporta notevoli cambiamenti strategici e organizzativi e, conseguentemente, un grande impegno e rilevanti investimenti”.

Lo scenario economico internazionale

Fino ai primi mesi del 2025, la situazione economica globale ha seguito una traiettoria di espansione moderata. Tra le principali economie sviluppate, gli Stati Uniti hanno mostrato una crescita sostenuta, che però ha poi subito un rallentamento. Al contrario, l’economia dell’area euro e quella giapponese hanno continuato a espandersi a ritmi contenuti. Tra i Paesi emergenti, la Cina ha mantenuto un tasso di crescita stabile, intorno al 5%.

Le recenti politiche degli Stati Uniti, hanno comunque creato incertezza a livello globale e potrebbero compromettere la ripresa economica mondiale, finora sostenuta proprio dalla crescita americana. Dopo aver superato la pandemia e la crisi energetica legata alla guerra in Ucraina, ora la domanda internazionale sta rallentando, più per il clima di instabilità che per gli effetti diretti dei dazi.

Molte aziende hanno posticipato (o rallentato) i loro investimenti a causa dell’incertezza, colpendo diverse filiere produttive. I Paesi asiatici, in particolare la Cina, stanno cercando mercati alternativi a quello statunitense per le loro esportazioni. L’impatto sarà maggiore per le economie con valute forti, come quelle europee.

Si prevede che l’area euro possa entrare in una fase di pressioni deflazionistiche, al contrario degli Stati Uniti, dove le nuove tariffe e il dollaro debole potrebbero alimentare l’inflazione.


Il quadro economico della provincia di Brescia

INDUSTRIA

La produzione industriale bresciana, nel secondo trimestre 2025, ha fatto registrare una crescita del + 1,2% sul trimestre precedente (congiunturale) e una crescita del + 1,2% anche rispetto all’analogo periodo di riferimento dello scorso anno (tendenziale), invertendo così la rotta dopo ben otto trimestri consecutivi con segno negativo.

I settori che registrano le migliori performance sono: legno/mobilio (+21,1% su base annua), pelli calzature (+16%), minerali non metalliferi (+7,1%); in difficoltà, invece, i settori della gomma-plastica (- 4,2%), dell’abbigliamento (- 3,19 %) e della carta stampa (-2,4%).

Per quanto riguarda il fatturato, l’industria bresciana registra, complessivamente, una crescita dell’1% rispetto all’analogo periodo di riferimento dello scorso anno, mentre gli ordinativi registrano una crescita del 2,1%.

Si mantiene positivo il dato sull’occupazione che evidenzia un’ulteriore crescita del dello 0,3% nel trimestre.

Le aspettative degli imprenditori riguardo alla produzione dell’industria manifatturiera per il prossimo trimestre non sono però positive in quanto si evidenziano aspettative di crescita nel 16,7% dei casi ma aspettative di diminuzione nel 30,7% dei casi (stabilità nel restante 52,6% dei casi).

I principali rischi per il settore sono riscontrabili nell’aumento dei dazi da parte di più paesi, con effetti negativi sulle esportazioni italiane (nel 49,8% dei casi), mentre tra le principali opportunità si ravvisano nel calo dei costi delle materie prime con recupero della marginalità (nel 39,7% dei casi).

ARTIGIANATO

Il settore dell’artigianato bresciano ha fatto registrare una crescita della produzione del +0,8% sul trimestre precedente e una crescita del + 1,1% rispetto all’analogo periodo di riferimento dello scorso anno.

I settori che registrano le migliori performance, su base annua, sono: pelli/calzature (15,5% ), tessile ( + 17,6), abbigliamento (+11,6%) e carta-stampa (+ 11,4); segno negativo, per i minerali non metalliferi (-22,4), e della meccanica (-1,2) e la gomma-plastica (-6,8%).

Per quanto riguarda il fatturato, il settore dell’artigianato bresciano registra, complessivamente, una crescita del 2,5% rispetto all’analogo periodo di riferimento dello scorso anno, mentre gli ordinativi rimangono sostanzialmente invariati.

In lieve ripresa l’occupazione che registra un incremento del + 0,3%

Le aspettative degli imprenditori riguardo alla produzione del settore artigianato per il prossimo trimestre rimangono negative in quanto si evidenzia un’aspettativa in aumento nel 7 dei casi, e in diminuzione 27,5% dei casi (stabilità nel 65,5% dei casi).

COMMERCIO

Il settore del Commercio evidenzia, quanto a fatturato, un aumento del 1,5% rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente, mentre riguardo le aspettative degli imprenditori scende, rispetto al trimestre precedente, la percentuale di coloro che si aspettano fatturati in diminuzione per il trimestre successivo (dal 22,8% al 20,3%), mentre sale la percentuale di quanti si aspettano un aumento del fatturato (dal 22,1% al 24,6%) (stabilità è prevista nel 55,1% dei casi).

Il settore registra, riguardo all’occupazione, un saldo positivo, nel trimestre, dell’1,1%

SERVIZI

Il settore dei Servizi evidenzia, quanto a fatturato, un ulteriore incremento del 0,9% rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente, mentre riguardo le aspettative degli imprenditori ammonta al 18,9% la percentuale di coloro che si aspettano fatturati in diminuzione per il trimestre successivo. Rimane però alta la percentuale di quanti si aspettano stabilità (63,4%) o un aumento del fatturato (17,7 ).

Quanto all’occupazione, il settore registra un saldo positivo, tra ingressi e uscite, del 4,1%


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