Made in italy, finanza strategica e territori: leve essenziali al rafforzamento della competitività economica
di Valeria Maria Fazio, Board Member Italiacamp EMEA FZCO – Hub for Made in Italy
Negli Negli ultimi anni, la geopolitica è tornata al centro della scena economica globale. Le guerre, le crisi energetiche, le nuove rotte commerciali e l’affermazione delle tecnologie emergenti stanno ridefinendo gli equilibri industriali e finanziari globali. In questo scenario in continuo mutamento, le imprese italiane si trovano a operare dentro un ecosistema complesso, dove la loro affermazione non dipende più solo dai fattori classici della competitività economica, ma dalla capacità di interpretare le dinamiche globali e costruire alleanze strategiche.
La Lombardia, cuore manifatturiero ed economico d’Europa, si conferma come piattaforma naturale di connessione tra i mercati continentali e quelli emergenti. La densità industriale, la presenza di filiere integrate e la spinta all’innovazione rendono il territorio un nodo strategico per comprendere come il sistema Italia possa posizionarsi nella nuova geografia globale.

In questo contesto, la finanza strategica non è solo un tema tecnico ma sinergico e politico. È lo strumento attraverso cui si indirizzano le priorità industriali, si sostengono le transizioni tecnologiche e si orientano i flussi di capitale verso obiettivi di sviluppo sostenibile e autonomia produttiva. Serve una visione capace di unire il linguaggio della finanza a quello della politica industriale, costruendo ponti tra istituzioni, imprese e territori.
È questa la prospettiva che orienta il ruolo strategico e sinergico di Italiacamp EMEA FZCO – Hub for Made in Italy, piattaforma che promuove la competitività delle imprese italiane nei mercati internazionali. Il focus sull’area EMEA e sul Medio Oriente risponde a una logica precisa: in un mondo multipolare, l’Italia deve saper dialogare con nuovi poli economici, costruendo partnership industriali e finanziarie che rafforzino la presenza del Made in Italy nei settori ad alto valore aggiunto.
La relazione con gli Emirati Arabi Uniti rappresenta un esempio concreto di partnership non solo commerciale, ma strategica. Unisce la capacità dell’Italia di offrire innovazione e qualità con la visione emiratina di diversificare la propria economia, puntando su sostenibilità, tecnologia e cultura industriale. È proprio in questo punto d’incontro tra capitale, conoscenza e diplomazia economica che si apre una nuova frontiera per la competitività italiana. “Disegnare il futuro” significa dunque leggere la geopolitica come infrastruttura economica e la finanza come leva di politica industriale. L’Italia ha l’opportunità di posizionarsi come connettore tra Occidente e Oriente, valorizzando la sua tradizione manifatturiera e il suo capitale umano, ma anche aprendosi a nuovi modelli di investimento, innovazione e cooperazione.
Solo integrando visione strategica e capacità operativa — dal sistema finanziario alle istituzioni, dai territori ai mercati globali — potremo garantire all’Italia un ruolo da protagonista nel nuovo equilibrio mondiale.




