Romanino, ortofrutta di qualità per la Gdo

L’azienda milanese Romanino sta lanciando un progetto per valorizzare prodotti agricoli italiani di eccellenza

Romanino S.r.l. è un’azienda di commercio all’ingrosso di frutta e verdura, specializzata nella fornitura di prodotti per la Grande Distribuzione Organizzata: “Romanino” era il soprannome con il quale era conosciuto l’imprenditore capitolino Armando Capozi presso i mercati generali di Milano, dove l’azienda ha iniziato i suoi primi passi nel commercio dell’anguria.

Quel frutto è oggi parte del logo stesso dell’azienda, a sottolineare il forte legame con un prodotto che è nel Dna della famiglia Capozi e che si trova anche nel Dna di ogni italiano, come simbolo della bella stagione e delle calde giornate estive.

Ce lo racconta Christian Castellani, Managing Director di Romanino, impresa che è parte integrante del Gruppo Capozi, realtà nel settore dei trasporti e della logistica, con cui condivide i locali di Via Toffetti, in zona Sud di Milano nei pressi dell’Ortomercato.

Castellani affianca la proprietà con un ruolo commerciale e operativo, gestendo acquisti e vendite, e condividendo le scelte strategiche dell’attività.

Dalle sue parole emergono le caratteristiche principali di Romanino: «L’azienda ‘vive’ nei magazzini di Autotrasporti Capozi, dove avviene gran parte della lavorazione, selezione e confezionamento dei prodotti. Gestiamo le nostre referenze in contatto diretto con i produttori, che lavorando sulla base dei nostri programmi annuali, ci permettono in parte di svincolarci dalle politiche speculative dei mercati.

Abbiamo infatti la necessità di garantire una continuità di prodotto e di qualità ai nostri clienti ma anche una linearità di prezzi, permettendo alla Gdo di offrire prodotti con prezzi sostenibili, sia per la domanda che per l’offerta. L’anguria rappresenta la nostra realtà da oltre 50 anni e lo è tuttora con la gestione portata avanti dalla seconda generazione, attualmente a capo dell’azienda e del gruppo. Siamo ormai all’inizio della bella stagione e Romanino si sta preparando al meglio e con l’immancabile entusiasmo per fornire quel prodotto di qualità che ormai il mercato ci riconosce.

L’evoluzione della nostra attività ci ha portato ad incontrare negli anni produttori di anguria, ma anche di altre varietà di prodotti: oggi proponiamo il melone retato ed anche prodotti che vengono consumati durante tutto l’anno, come la zucca e le zucchine. Un aspetto che per noi è stato fondamentale ed ha portato ad una inevitabile crescita.

Tutto ciò è stato possibile grazie ai produttori, che meritano la nostra fiducia ed il nostro più assoluto rispetto: il loro è un lavoro faticoso, soggetto anche alle crescenti difficoltà legate ai cambiamenti climatici.

Nello stesso tempo dobbiamo un grazie ai nostri clienti e quindi ai buyers con cui ogni giorno ci confrontiamo, che ripongono la fiducia nel nostro operato e che ci aiutano a crescere e a capire come lavorare: un lavoro di squadra fondamentale per raggiungere il risultato che cerchiamo, ovvero offrire il prodotto giusto che il consumatore finale possa apprezzare. La nostra attenzione è concentrata nel valorizzare il prodotto italiano, ma la globalizzazione impone ormai il consumo di prodotti anche fuori stagione e quindi le provenienze straniere.

La zucca, per esempio, si produce in Italia tra giugno e ottobre. Si cerca di conservare il prodotto utilizzando celle di mantenimento, ma in taluni periodi dell’anno si impone inevitabilmente l’importazione. Avviene in aprile per l’anguria e avviene nei primi mesi dell’anno per la zucca, che importiamo da Perù, Australia, Egitto, Sud Africa e anche dal Marocco, dove dal 2018 abbiamo una nostra sede».

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Nel vostro sito si parla di progetti innovativi ispirati all’efficienza e alla tutela dell’ambiente. Di cosa si tratta?

«I nostri sono programmi che portiamo avanti presso piccole realtà locali. La Grande Distribuzione è sempre più attenta alla qualità dei prodotti con particolare focus alla salute delle persone e per questo è richiesta – ed è dovuta – una particolare attenzione non solo alle tecniche di coltivazione ma anche alle sostanze utilizzate in produzione.

Svolgiamo regolarmente analisi di controllo presso centri specializzati e accreditati, per verificare che le rigide procedure da noi richieste vengano rispettate: i controlli vertono sulla presenza o meno di pesticidi e di metalli pesanti, sia per i prodotti importati che per quelli locali.

L’attenzione è rivolta inoltre allo sviluppo dei territori che abbiamo il piacere di vivere con la nostra attività. Per esempio, due anni fa è partito un progetto che ci ha visto arrivare nell’isola di Pantelleria: qui abbiamo avviato una nostra sede locale e acquistato terreni che oggi producono origano e presto il pregiato cappero di Pantelleria.

L’isola ci ha affascinati con i suoi colori e i suoi profumi ed insieme alla popolazione residente è nato il desiderio di portare avanti un progetto di valorizzazione non solo dei prodotti ma anche del territorio, inserendoci di fatto nella realtà locale. I nostri progetti sposano la qualità, la salute e il sociale, valorizzando l’attività dei produttori: esattamente gli stessi principi che definiscono da sempre il nostro operato».

All’evento “It’s all retail”, al quale ha recentemente partecipato, sono emersi i temi della sostenibilità e dei fattori Esg, per ribadire che le persone in tutti i campi, i processi e le realtà organizzative, restano centrali sia internamente che nei rapporti tra clienti e fornitori.  Come vengono esplicitati questi aspetti all’interno dell’azienda?

«Questi temi stanno assumendo un’importanza sempre crescente e io stesso sto rivestendo all’interno del Gruppo Capozi il ruolo di Sustainability Manager, a dimostrazione del fatto che le aziende, quale che sia la tipologia di attività o la dimensione, si stanno confrontando con i temi della sostenibilità.

Romanino è naturalmente sensibile ai temi Esg: la prima attenzione è dedicata al rispetto dell’ambiente e ad una gestione scrupolosa ed etica della produzione, ma sono altresì fondamentali gli aspetti sociali sia all’interno dell’organizzazione che nei confronti dei territori presso i quali operiamo. Va in questa direzione l’iniziativa di creare un nostro marchio “ROMANINO FIORE DI ROCCIA®”: seppur non ancora operativo, è stato registrato anche a livello europeo, con l’idea di proporre anche presso mercati stranieri una linea di prodotti italiani del territorio che raccontano.

Io, ad esempio sono toscano: è innato in me un attaccamento con i sapori del territorio e con le specialità che ogni singola area può offrire. L’Italia ha una ricchezza di prodotti che tutti ci invidiano e che non sempre sono conosciuti e valorizzati. Con questo progetto ci piacerebbe quindi dare una mano a quei territori nel far conoscere i sapori che gli stessi possono offrire.

Quei territori sono costituiti da tante piccole realtà, da tante persone che dedicano da generazioni attenzione, fatica e amore per quello che fanno. Quel “fiore di roccia” che nel nostro logo grafico rappresenta il bellissimo fiore del cappero, simbolicamente rappresenta, come per il cappero di Pantelleria, tutti quei prodotti tipici di cui l’Italia è ricchissima».

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