Dalla fuga al futuro: l’industria apre le porte ai rifugiati. Avr e Unhcr insieme per costruire nuove opportunità: percorsi di formazione e inserimento lavorativo per rifugiati attraverso il programma “Welcome – Working for Refugee Integration”
Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati e Avr, associazione federata Anima Confindustria, hanno siglato una nuova intesa per rafforzare la collaborazione nell’ambito del programma “Welcome – Working for Refugee Integration”, l’iniziativa che promuove il ruolo delle imprese nel creare percorsi professionali destinati a rifugiati in cerca di una nuova opportunità di vita. L’accordo nasce dall’esigenza sempre più evidente di coniugare due bisogni: da un lato la richiesta crescente di personale qualificato nel settore industriale, dall’altro l’urgenza di offrire prospettive dignitose e stabili a chi è stato costretto a fuggire da persecuzioni e conflitti armati.
Nel quadro delle rispettive missioni istituzionali, Unhcr e Avr si impegnano a sviluppare iniziative condivise rivolte alle aziende associate per rafforzare la cultura dell’inclusione, favorire una corretta informazione sugli strumenti disponibili e sostenere processi di reclutamento. La collaborazione prevede la promozione del programma “Welcome” e delle attività che Unhcr porta avanti da anni in Italia, con l’obiettivo di facilitare l’ingresso dei rifugiati nel mondo del lavoro attraverso percorsi formativi mirati, pensati per rispondere alle reali esigenze dell’industria.
Un ruolo centrale sarà ricoperto anche dalla sensibilizzazione delle imprese sulle opportunità normative introdotte dalla legge 50/2023. Questa nuova cornice legislativa apre uno spazio significativo per affrontare in modo strutturale la carenza di manodopera specializzata e, al tempo stesso, per avviare percorsi di integrazione che offrano ai rifugiati un futuro stabile come operai qualificati e tecnici.
L’intesa prevede inoltre azioni congiunte di responsabilità sociale d’impresa, la possibilità di avviare partnership aziendali e il coinvolgimento diretto dei dipendenti tramite attività come volontariato o campagne di donazione. Workshop, conferenze, corsi di formazione, momenti di scambio e incontri dedicati al mondo imprenditoriale costituiranno il cuore operativo dell’accordo, con eventi organizzati da Avr che potranno ospitare rappresentanti Unhcr per favorire una piena comprensione delle opportunità e delle buone pratiche.
È l’inizio di una nuova sinergia, che unisce l’ambito solidale e quello produttivo, come afferma Sandro Bonomi, presidente dell’Associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria: «L’accordo con Unhcr rappresenta per Avr un passo significativo per coniugare responsabilità sociale e risposte concrete ai bisogni del sistema industriale. Le imprese chiedono competenze tecniche e nuove energie: investire nella formazione dei rifugiati significa costruire valore condiviso, sostenere la competitività e, soprattutto, offrire una nuova possibilità a chi è costretto a ricominciare da zero».
Chiara Cardoletti, rappresentante Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, sottolinea il valore dell’intesa dichiarando: «Costruire inclusione significa avere il coraggio di aprire nuove strade. Con questo accordo, Unhcr e Avr scelgono di creare opportunità concrete per chi è stato costretto a fuggire dai conflitti. Quando istituzioni e imprese uniscono le forze, l’inclusione può trasformarsi in futuro e speranza, e questo è ciò che serve per chi deve ricominciare da zero».
Con questa collaborazione virtuosa si rafforza il ruolo delle imprese come protagoniste di un cambiamento positivo e sostenibile. Il percorso condiviso tra Unhcr e Avr mira a costruire un sistema in cui l’incontro tra domanda e offerta di competenze generi non solo crescita produttiva, ma anche inclusione e dignità per migliaia di persone in cerca di una nuova vita.




