In Lombardia riparte la manifattura

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Lombardia, riparte la manifattura: Cremona, Mantova e Pavia trainano il terzo trimestre 2025

Il terzo trimestre del 2025 restituisce una Lombardia manifatturiera più solida, nonostante un contesto internazionale ancora incerto e un’estate segnata dalle consuete pause produttive. È quanto emerge dall’indagine congiunturale della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia, che fotografa un sistema industriale in ripresa e territori capaci di reagire con slancio alle turbolenze globali.

«I nostri territori mostrano segnali di continuità nella crescita», osserva il Presidente Gian Domenico Auricchio, sottolineando come l’export, la digitalizzazione e le strategie di internazionalizzazione rappresentino leve decisive per attraversare un quadro economico ancora fragile.

Cremona: spinta dell’export e imprese più fiduciose

Cremona chiude il trimestre con un +1,4% della produzione rispetto all’anno precedente. A trainare il territorio è soprattutto la domanda estera (+10,5%), affiancata da un buon andamento degli ordini interni (+3,2%). Il fatturato cresce moderatamente (+0,3%), ma il sentiment degli imprenditori guarda avanti con ottimismo: per il quarto trimestre si prevede un miglioramento diffuso di produzione, vendite e occupazione.

Più sfumato il quadro dell’artigianato: nonostante un aumento della produzione (+1,2%) e del fatturato (+2,6%), il settore soffre la contrazione degli ordini totali (-0,6%) e dell’occupazione (-0,7%). Per molti artigiani, l’autunno si prospetta ancora incerto.

Mantova: performance sopra la media regionale

A livello lombardo, Mantova è tra le province più dinamiche. La produzione manifatturiera vola a +4,1% su base annua, sostenuta da un fatturato in forte crescita (+9,2%) e ordini in aumento sia sul mercato interno (+4%) che su quello estero (+6,5%).

Il clima di fiducia è discreto: le imprese prevedono un inverno positivo per quasi tutti gli indicatori, con la sola domanda interna stimata in lieve flessione.

Bene anche l’artigianato, che registra un +2% di produzione e un recupero su fatturato, ordini e occupazione (+2,2%). Le aspettative restano però caute: la volatilità dei mercati induce gli operatori a mantenere una postura prudente.

Pavia: accelerazione record e fiducia in crescita

Tra le tre province, Pavia segna la crescita più marcata: +7,5% della produzione manifatturiera tendenziale. A supporto, ordini interni in aumento (+3,1%), export in progresso (+4,3%) e fatturato in crescita del +4,7%.

Gli imprenditori pavesi guardano ai mesi invernali con un atteggiamento decisamente positivo, soprattutto su produzione, occupazione e fatturato. Stabili, invece, le previsioni sulla domanda.

Il comparto artigiano conferma la tenuta (+5% la produzione), con indicatori in territorio positivo su fatturato, ordini e occupazione. Ciononostante, anche qui prevale l’incertezza per il trimestre ottobre-dicembre.

La fotografia regionale: industria in recupero, artigianato più fragile

Nel complesso lombardo, la produzione manifatturiera cresce del +2,2%, accompagnata da fatturato (+4,4%) e ordini in aumento sia sul mercato interno (+2,5%) che su quello estero (+4,1%).
Settori come alimentare, pelli-calzature, carta-stampa, meccanica e abbigliamento mostrano andamenti superiori alla media regionale. Restano invece in difficoltà tessile e chimica.

Le aspettative? Più prudenti: stabilità per produzione e fatturato, prospettive negative per la domanda, mentre le previsioni sull’occupazione si mantengono positive.

Nel mondo artigiano, la produzione lombarda cresce dell’1,6%, e anche ordini, fatturato e occupazione restano in territorio positivo. Ma il sentiment per l’ultimo trimestre dell’anno è improntato al pessimismo: pesano soprattutto le attese sulla domanda, ancora in calo.

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Immagine di Giulia Chittaro
Giulia Chittaro

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