Innovazione, responsabilità e Made in Italy

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Innovazione, responsabilità e Made in Italy. Il contributo della Lombardia al futuro del paese

INTERVENTO DI Erik Oliviero Somaschini, imprenditore multisettoriale e Ambassador di Italia Economy per il Made in Italy

Parlare di futuro significa assumersi una responsabilità: interpretare i segnali del cambiamento e trasformarli in opportunità per imprese, persone e territori. La Lombardia è uno dei contesti dove questo processo appare più evidente. Qui si intrecciano manifattura evoluta, eccellenze tecnologiche, università di primo livello e una rete di PMI capaci di innovare e attrarre talenti. È un ecosistema che rende l’innovazione una pratica quotidiana e una leva strategica per la competitività del Paese

 Il mio percorso imprenditoriale nasce nell’ambito assicurativo, dove la relazione, la fiducia e il capitale umano sono fondamentali. Oggi guido Brianza Assicurazioni, realtà specializzata nella consulenza assicurativa per individui ed imprese, che prosegue una storia familiare iniziata negli anni Settanta. Siamo specializzati nei settori della manifattura (mobile, tessile, meccanica e costruzioni), del retail (catene di ristorazione e palestre) e nell’assicurazione di beni di elevato valore (auto da collezione, supercar e opere d’arte). Nel corso degli anni ho allargato la mia attività verso ambiti che considero decisivi per il futuro del Paese: sono partner di Spartan Tech, attiva nello sviluppo di tecnologie digitali esponenziali e sostenibili, ed uno dei founder del club deal Spartan Capital, che sostiene startup e imprese emergenti con capitale, competenze e relazioni qualificate. A queste iniziative affianco operazioni nel real estate e nella corporate finance con un occhio di riguardo per le opportunità di business nel Middle East, oltre un impegno associativo che include AssoESG e ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione.

L’esperienza maturata in più ambiti mi ha portato a elaborare un approccio integrato, in cui open innovation, sostenibilità e valorizzazione del capitale umano rappresentano gli assi portanti. Considero essenziale unire analisi dei trend, apertura al nuovo e capacità di costruire competenze per generare valore. Imprese e territori crescono davvero quando adottano una visione chiara, investono nelle persone e promuovono processi di miglioramento continuo. In questo scenario il Made in Italy non è soltanto un marchio storico, ma un insieme di competenze, creatività e capacità industriale distintive. È il risultato di filiere robuste, tecnologie applicate, artigianalità evoluta e cultura del dettaglio: elementi da rinnovare attraverso ricerca, digitalizzazione e formazione. Nel mio ruolo di Ambassador per Italia Economy sul Made in Italy, mi impegno a offrire una narrazione aggiornata: un’Italia capace di preservare la propria identità, ma aperta a nuovi modelli, nuovi mercati e nuove tecnologie.

La Lombardia rappresenta un laboratorio di questo approccio. I suoi distretti produttivi – dall’alimentare alla meccanica, dalla logistica all’ICT – dimostrano come l’innovazione nasca dall’incontro tra imprese consolidate, startup, centri di ricerca, investitori e associazioni. È in questi ambienti “ibridi” che si sviluppano i modelli di crescita necessari per affrontare le sfide globali: digitalizzazione, transizione energetica, formazione continua, rigenerazione del capitale umano.

Il cambiamento non si costruisce solo con investimenti o tecnologie: nasce dalle persone. Valorizzare il capitale umano significa riconoscere competenze, creare condizioni

di crescita, favorire la contaminazione tra settori e generazioni. Molti dei progetti che seguo integrano dimensione sportiva, formativa e professionale: credo che i giovani non debbano essere destinatari passivi, ma protagonisti attivi. Il talento va accompagnato, ascoltato, messo nelle condizioni di esprimersi e contribuire.

Ritengo che chi fa impresa oggi abbia il ruolo di contribuire alla costruzione di una cultura del cambiamento fondata su collaborazione, etica e visione a lungo termine. Una cultura in cui il valore si misura non solamente nei risultati economici, ma nella qualità delle relazioni, nella solidità delle reti territoriali, nella capacità di sostenere chi vuole innovare. L’Italia – e la Lombardia in particolare – possiedono tutte le condizioni per restare protagoniste nei meccanismi globali del valore. Ma serve una costante volontà collettiva di valorizzare le eccellenze, diffondere competenze e sostenere i nuovi modelli imprenditoriali.

Il mio impegno personale si muove in questa direzione:

promuovere progetti che uniscono tecnologia, sostenibilità e capitale umano; supportare giovani professionisti e startup; contribuire a una visione del Made in Italy moderna, riconosciuta e capace di competere su scala globale. Inoltre mi impegno nel lifestyle imprenditoriale perché credo che la persona, la sua curiosità, la sua empatia e la sua capacità di evolvere siano al centro del cambiamento. Illuminare nuove traiettorie di crescita significa anche sostenere la formazione, la passione e l’ambizione di chi desidera costruire.

La Lombardia ha già dimostrato di saper evolvere con continuità e profondità. Sta a noi – come imprenditori, professionisti e cittadini – proseguire questo viaggio, mettendo al centro persone, idee e una visione di futuro condivisa. Insieme possiamo trasformare una terra di eccellenza in una piattaforma di sviluppo, innovazione e crescita per tutti.

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