Saldo positivo al Registro delle Imprese

Secondo trimestre con saldo positivo al Registro delle imprese. Rispetto alla nati-mortalità delle imprese, il secondo trimestre dell’anno si chiude con un saldo tra iscrizioni e cessazioni complessive positivo (+156 unità)

L’introduzione della nuova classificazione ATECO rende più difficile l’analisi settoriale in termini di microclassificazione
Al 30 giugno 2025 in provincia di Bergamo erano 90.797 sedi di imprese registrate e 82.903 le imprese attive. Rispetto a un anno prima sono diminuite dello 0,1% le posizioni registrate, mentre sono aumentate dello stesso valore (+0,1%) le posizioni attive.

Rispetto alla nati-mortalità delle imprese, il secondo trimestre dell’anno si chiude con un saldo tra iscrizioni e cessazioni complessive positivo (+156 unità). Il saldo, depurato dalle cessazioni d’ufficio, risulta ancora più positivo (+463).

Rispetto alla forma giuridica, le società di capitali si confermano il segmento più dinamico del tessuto imprenditoriale (+2,7%), mentre le imprese individuali e le società di persone flettono.

Le imprese straniere attive sono 9.613 (+3,7% su base annua), quelle femminili attive sono 17.455, in lieve crescita rispetto a un anno fa. Le imprese giovanili attive, che sono 7.149, anch’esse in aumento.

Le imprese artigiane registrate al 30 giugno 2025 sono 28.518, quelle attive sono 28.480.

Le iscrizioni artigiane nel trimestre sono state 416, in calo del 6,5% su base annua. Le cessazioni complessive, che possono essere dovute alla chiusura dell’impresa o alla perdita dei requisiti, sono state 463, in aumento del +19,6% rispetto a un anno fa. Il saldo è di -47 posizioni (considerando anche le 150 cancellazioni d’ufficio).

La forma giuridica delle società di capitali artigiane continua a crescere (+2,0%) mentre accusano retrocessioni le imprese individuali, le società di persone, le cooperative e i consorzi.

Le 107.897 localizzazioni attive tra sedi e unità locali, aumentate rispetto a un anno fa (+515), impiegano 418.434 addetti (di cui 356.011 dipendenti e 62.423 indipendenti).

L’analisi settoriale risulta sensibilmente più problematica posto che dal 1° aprile 2025 è entrata in vigore la nuova classificazione ATECO 2025 che rende oggi i confronti sulle serie storiche potenzialmente meno leggibili in quanto la nuova classificazione si presenta meno dettagliata della precedente. Il nuovo codice ATECO 2025 è stato attribuito in via automatica alle posizioni del Registro delle imprese nello scorso mese di aprile, tuttavia la corrispondenza tra il vecchio e il nuovo codice non è sempre univoca, fatto per cui da qui in avanti è prevedibile l’intervento di eventuale rettifica su domanda dell’impresa. In ogni caso, le variazioni di consistenze possono essere dovute anche a passaggi per effetto della riclassificazione.

Commenta i risultati il presidente Giovanni Zambonelli: “Il saldo del secondo trimestre sul totale delle imprese è positivo e ancor più se consideriamo che un terzo delle cessazioni è avvenuto per procedimento d’ufficio. Le dinamiche delle imprese artigiane sono invece lievemente negative, dove pesano cessazioni per cause volontarie per il doppio di quelle d’ufficio”.

Da Camera di Commercio di Bergamo

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